Nell’ambito della CALL di ArtVerona i9 dedicata agli spazi indipendenti, il progetto “Everyday Utopia” curato da Pelagica dell’artista greca Pinelopi Gerasimou, è stato selezionato insieme ad altri 8 progetti, per essere esposto in fiera nei giorni 12-13-14-15 Ottobre 2018 negli spazi di Veronafiere.
Grazie alla commissione di Concorso di quest’anno composta da Cristiano Seganfreddo, ideatore e curatore del format, direttore di Progetto Marzotto; Massimiliano Tonelli, direttore di Artribune, storico media partner del progetto; Giulia Ferracci e Simone Ciglia rispettivamente curatrice e ricercatore della piattaforma The Independent del MAXXI, Museo nazionale delle Arti del XXI secolo, partner di progetto e Andrea Miglioranzi, presidente Amia, dal 2014 supporter dell’iniziativa.
“Utopia” è un concetto che ha sempre vissuto confinante a quello di “rivoluzione”.
Utopie e rivoluzioni sono parenti molto stretti perché per gli esseri umani, le prime, spesso, hanno fatto da motore propulsivo per le seconde. Pensando le utopie, si sono innescate riflessioni rivoluzionarie, e il mondo grazie a queste idee è cambiato, nel corso del tempo. Il lavoro dell’artista greca Pinelopi Gerasimou attraversa questioni come la marginalità, la crisi del sistema Europa, la condizione delle nuove generazioni, o semplicemente Pinelopi ritrae alcuni dettagli banali, che svelano immaginari più ampi. Non è utopica una società completamente mescolata, multietnica, continuamente connessa e libera di muoversi, in cui le definizioni geografiche e politiche suonano solo come vecchie formule di un altro tempo. Non è utopico, allo stesso modo, un mondo senza apparati burocratici che decidono sulle vite private, sulle scelte intime e sui percorsi biologici degli esseri viventi. Non è utopico, nemmeno un pianeta che si rigenera continuamente, migliorando e aiutando la vita che lo abita a sopravvivere nel miglior modo possibile, e che conserva le sue preziose risorse. Appaiono come utopie invece, oggi, alcune di queste questioni, e alcuni enormi e irreversibili cambiamenti, sono vissuti come rivoluzioni negative da alcuni gruppi sociali della contemporaneità. Per altri invece sono solo magnifiche trasformazioni quotidiane, utopie “di tutti i giorni” appunto da osservare, e nel caso di Pinelopi da cui trarre ispirazione.
Selezione di fotografie di Pinelopi Gerasimou tratte dalle serie: New Earth, Europe 2018, Dream disco kids,
hush hush, Geodesy, The future has been here for awhile, An arrow in flight, New York, Athens is a paradise.
Installazione video tratto dalla serie : Thalassofile , 2016-ongoing
Pinelopi Gerasimou (Grecia 1989)
Dopo aver studiato fotografia presso l’Akto Art and Design college, di Atene, ha proseguito i suoi studi presso l’ International Centre of Photography in New York. E’ stata citata dal New York Times in occasione del progetto 634 Minutes in The Volcano. Ha esposto in numerose istituzioni pubbliche e private tra cui: Asthenia No.06, curated by Amalia Vekri, Hot Wheels Project, Athens, Greece, 8 March 2018- 24 March 2018, A Place Where Light Casts Many Enigmatic Shadows, curated by Basim Magdy, Artsumer Gallery, Istanbul, Turkey, Scorpio(s) Rising, curated by Margarita Bofiliou,Daily Laizy, Athens, Greece Radial Gallery August Residency 2017- Thalassofile, In Situ Upstairs Projects, Brooklyn art event duo, On Elite Now – photography exhibition, 634 Minutes in the Volcano, In Athena, Hang then High – exhibition at Velvet Room, Ten Velvet years, curated by Nadia Argyropoulou.
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